lunedì 31 ottobre 2011

Scherzetto o rösti? (Rösti di patate e zucca al forno)




Una cenetta a base di zucca per la notte delle streghe, con la classica zuppa, ed i rösti al forno:

Ingredienti, per 6 rösti circa:

• 200 g. circa di zucca
• una patata da 250 g. circa
• cipolla
• sale
• pepe
• olio evo


Musica: The Head on the Door – The Cure (1985)
Vino: Chianti Classico, San Martino a Cozzi (Toscana)


Preparazione:

Sbuccia la patata e la zucca, tagliale a bastoncini e falle sbollentare in acqua salata per una decina di minuti. Trita la cipolla, falla soffriggere in una padella con poco olio evo, ed una volta scolati, unisci i bastoncini di patata e zucca. Fai rosolare per qualche minuto, regola di sale e pepe, quindi trasferisci il tutto in degli stampini individuali ben imburrati e cuoci nel forno già caldo a 180° per mezz'ora (gli ultimi 10 minuti con la funzione grill). Una volta terminata la cottura, rovescia gli stampini su un piatto e servi i rösti ancora caldi.


venerdì 28 ottobre 2011

Assaggi: McDonald's e Gualtiero Marchesi, seconda parte




Nell'insolita partita tra lo chef Marchesi e McDonald's, alla fine del primo tempo eravamo rimasti sul due ad uno per il Gualtiero nazionale. Con l'arrivo nei ristoranti del panino Adagio, il secondo della serie, si gioca la parte conclusiva della sfida. La cosa che colpisce maggiormente al primo assaggio è che l'Adagio non sembra un panino di McDonald's: ne l'olfatto ne tantomeno il gusto, infatti, nel bene o nel male, offrono indicazioni immediatamente riconducibili ai canoni della catena statunitense. Non necessariamente un punto a sfavore, e nel dubbio fa due a due. Dopo aver constatato che il pane alle mandorle ha la stessa fragranza di quello del Vivace (anche se in verità la frutta secca non si sente granchè), apro il panino per controllarne l'interno, e mio malgrado scopro che, nonostante nella foto di presentazione (nonchè nella descrizione della ricetta sul sito ufficiale di McDonald's) fosse bene in vista, non c'è traccia del pomodoro fresco: potrebbe sembrare un clamoroso autogol di Marchesi, ma poi penso che più probabilmente si è trattato di un involontario tentativo di sabotaggio, ed annullo la segnatura per palese irregolarità. Un vero peccato, comunque, perchè se le melanzane e la ricotta salata conferiscono all'insieme un carattere deciso, l'assenza del pomodoro rende vano il tentativo ambizioso di ricreare le sensazioni della pasta alla norma in un hamburger.
La gara si avvia la conclusione, ed il risultato finale di parità non scontenta nessuno: i puristi della grande cucina italiana avranno storto il naso, ma in fondo l'iniziativa, se presa per quello che è, ovvero un'inaspettata divagazione sul tema fast-food, si è rivelata piacevole. Tra i due panini, meglio il primo, il Vivace: un panino McDonald's in tutto e per tutto, nella forma, nell'odore e nel sapore, ma con un qualcosa in più.

martedì 18 ottobre 2011

Percorsi: Bilbao (e San Sebastiàn)




Bilbao ti colpisce al primo sguardo, e non è semplicemente un modo di dire: appena sbucati dal tunnel dell'autostrada che la collega all'aeroporto, infatti, si percorre il ponte dei Principi di Spagna, dal quale è in pratica possibile ammirare tutta la città, a partire dal Guggenheim. Nel capoluogo della Biscaglia vecchio e nuovo si fondono perfettamente, nell'architettura come nella gastronomia. Non appena sistemate le valigie in hotel, Tyler ed io cerchiamo un posto dove pranzare velocemente, ed in un affollato cafè del centro scopriamo subito una delle specialità della zona, le croquetas de jamòn, ovvero crocchette al prosciutto, assolutamente irresistibili.





La prima delle nostre serate basche la passiamo al Larruzz, un ristorante vicino al nostro albergo, e non distante dal Guggenheim. Nonostante abbia letto da qualche parte che prendere la paella a Bilbao equivale ad ordinare dei tortellini a Palermo, questo locale è specializzato nella preparazione del classico risotto spagnolo, al quale si aggiunge un'intrigante menu di cucina creativa. Apriamo le danze con degli originali involtini di verdure con riduzione di porto, e con uno strepitoso croccante di foie gras con formaggio fresco e salsa di pomodori dolci che, enunciato nell'idioma locale, crujiente de foi de pato con dulce tomate y queso fresco, fa venire l'acquolina in bocca al solo pensiero. La parte del leone qui la fa il riso, che viene preparato per un minimo due persone e servito direttamente nella paella, il recipiente che da il nome alla ricetta. Tra le numerose proposte della carta, scegliamo la banda del pescador, con gamberi e pesce spada, accompagnata dal vino bianco della casa. Al momento di ordinare il dessert, vengo di nuovo rapito dal fascino della lingua iberica, e non resisto alla tentazione di sfidare la muerte por chocolate, una torta al cacao dalle diverse consistenze, completamente ricoperta da cioccolato fondente fuso e granella di nocciole. Da morire, appunto. Quando pago il conto (onesto, attorno ai 50 euro), sono ancora in balia delle mie endorfine.



L'indomani, naturalmente, tappa obbligata al museo Guggenheim, lo strabiliante edificio progettato dall'architetto canadese Frank Gehry, inaugurato nel 1997, che ha cambiato il volto della città basca. Una volta terminata la visita, ci concediamo un lauto spuntino presso il bar del bistrot del museo, che offre sfiziose tapas a prezzi molto contenuti tutte le ore del giorno. Assaggiamo delle mini-baguette con jamòn iberico, burrito di baccalà, diverse varietà di crostini, un'ottima tortilla, e per finire, un tortino di riso. Il tutto accompagnato da un bicchiere di vino rosato.




Nel pomeriggio, ci dirigiamo verso Casco Vejo, la parte più antica di Bilbao, un'affascinante dedalo di vicoletti pieni di negozi, bar e ristoranti. Prima, però, ci fermiamo al Cafè el Arenal per assaggiare i churros, tipici dolci spagnoli simili come impasto alle nostre ciambelle fritte, ma dalla forma allungata, ideale per essere inzuppati nella cioccolata calda. Per cena restiamo sempre nella città vecchia e ci rechiamo al Rio Oja, celebre taverna aperta nel 1959, dalla cucina semplice e sostanziosa. Tyler prende la zuppa di pesce, io vado sulla carne: jamòn iberico e filetto, con una cerveza alla spina.



La sera successiva, ceniamo all'Abaroa, ristorante appartenente ad una piccola catena locale, che propone un interessante menu a 15 euro, composto da un'antipasto, una portata principale ed un dessert a scelta tra tre differenti opzioni. Acqua e vino (un buon rosso della zona di Pamplona, l'Irache Navarra) sono inclusi nel prezzo. Per cominciare prendiamo entrambi la vellutata di porri, quindi a seguire trancio di salmone e fettina con patate e peperoni, e per dolce un torta al cioccolato ed una allo yogurt, tutto senza infamia e senza lode.





Il quarto giorno della nostra vacanza in terra basca lo spendiamo a San Sebastiàn, bella cittadina di mare distante circa un'ora di pullman da Bilbao, ed appena pochi chilometri dal confine con la Francia. Dopo aver passeggiato per il centro, facciamo una pausa presso la taverna Bidebide per un giro di pintxos (l'equivalente delle tapas nel resto della Spagna), una sorta di finger food extra-large tanto belli quanto appetitosi, l'ideale per rimettersi in forze prima di sfilare lungo le grandi spiagge del capolougo della provincia di Guipúzcoa, sotto un caldo sole ottobrino.
Ed una volta tornati a Bilbao, nella serata conclusiva di questa splendida vacanza, ci concediamo un'ultimo giro di tortillas e croquetas de jamòn per concludere in bellezza questa nostra esperienza.




Larruzz Bilbao (Calle Uribitarte, 24 - Bilbao, Spagna)
Bistrò Guggenheim (Avenida Abandoibarra, 2 - Bilbao, Spagna)
• Rio Oja (Calle Perro, 6 - Bilbao, Spagna)
Abaroa (Campo Volantín, 13 - Bilbao, Spagna)
• Bidebide (Calle 31 de Agosto, 22 - San Sebastián, Spagna)

lunedì 10 ottobre 2011

Assaggi: McDonald's e Gualtiero Marchesi, prima parte




Premetto di non aver nulla contro i fast-food per partito preso, anzi, ogni tanto un hamburger lo mangio volentieri, e pur se McDonald's non è la mia catena di ristoranti preferita, sono rimasto incuriosito dall'inizativa legata al nome di Gualtiero Marchesi, nell'ambito del programma McItaly. Il decano dei grandi cuochi italiani, infatti, ha ideato per l'occasione un dessert, una variante di tiramisù chiamata Minuetto, e due diversi panini, il Vivace (disponibile dal 5 al 25 ottobre), e l'Adagio (che si potrà ordinare dal 26 ottobre al 15 novembre).
Dopo una breve attesa in coda, arriva il mio turno alla cassa: prendo un menù classic, che oltre al Vivace comprende le patatine fritte e la Coca-Cola. Inoltre, con l'aggiunta di 2 euro (invece di 2,50), aggiungo il dessert Minuetto. Una volta accomodato su di un tavolino, apro la scatolina di cartone del panino, e con piacere scopro che in fondo, a differenza di quanto spesso accade, non è poi così differente dalle foto di still life che campeggiano sopra il bancone del ristorante. Non pago, però, voglio esaminare l'interno, quindi rimuovo la metà superiore del pane, e posso constatare che c'è tutto quello che era stato promesso: senape in grani, spinaci saltati e bacon, oltre alla carne, ovviamente. A voler essere proprio pignoli gli spinaci non sono molti e non bastano a ricoprire interamente l'hamburger, ma è un dettaglio. Ricompongo il panino e mi appresto al primo morso, scoprendo che il pane, arricchito da semi di girasole, è più compatto e fragrante di quello abitualmente servito da McDonald's, uno a zero per Marchesi. La verdura si sente eccome, e la senape, decisa e gustosa, è sicuramente la nota più positiva della ricetta. Peccato per il bacon, che non è affatto croccante (uno ad uno). Dopo aver mangiato le patate fritte, è il turno del Minuetto, un interessante tiramisù realizzato col panettone al posto dei savoiardi: la crema è soffice e spumosa, e l'utilizzo del tipico dolce natalizio ne rende intrigante la consistenza. Buono, due ad uno per lo chef. Fine primo tempo.

McDonald's
Gualtiero Marchesi

domenica 9 ottobre 2011

Se non è zuppa è pan tostato (Crostino con zuppa di polipetti)




Ingredienti per un crostino:

• 50 g. circa di polipetti
• una fetta di pane integrale
• 100 g. di passata di pomodoro
• uno spicchio d'aglio
• vino bianco
• prezzemolo
• olio evo
• sale
• pepe


Musica: Biophilia – Björk (2011)
Vino: Antinoo, Casale del Giglio (Lazio)


Preparazione:

Metti i polipetti in una padella con l'aglio e dell'olio extra-vergine d'oliva, falli rosolare per qualche minuto, sfuma con del vino bianco, e falli andare per una decina di minuti. Aggiungi la passata di pomodoro, del prezzemolo tritato, regola di sale e pepe, e continua a cuocere a fiamma moderata per almeno 45 minuti. Al momento di servire, tosta il pane integrale nel forno, disponilo su un piatto da portata, quindi ricoprilo con la zuppa di polipetti ancora calda.

giovedì 6 ottobre 2011

E va bene, zucchine! (Fusilli giganti con gamberi, speck e crema di zucchine)




Inizialmente questa ricetta prevedeva l'uso dei peperoni arrosto, ma a gentile richiesta, li ho sostituiti con delle zucchine

Ingredienti per persona:

• 80 g. di fusilli giganti
• 200 g. di gamberi
• 50 g. di speck
• una zucchina
• vino bianco
• aglio
• scalogno
• prezzemolo
• sale
• pepe
• olio evo


Musica: Again into Eyes – S.C.U.M. (2011)
Vino: Falanghina, Antiche Torri, La Guardiense (Campania)


Preparazione:


Cominciamo dalla crema di zucchine: taglia gli ortaggi a dadini grossolanamente (tanto poi andranno frullati), e fai rosolare in una casseruola con aglio ed olio evo. Condisci con sale, pepe e prezzemolo, poi aggiungi dell'acqua e cuoci in umido per 10/15 minuti circa (l'acqua non deve ritirarsi del tutto). Nel frattempo, pulisci i gamberi, e passali in padella con un soffritto d'olio evo e scalogno tritato. Sfuma con del vino bianco, aggiusta di sale e pepe, quindi unisci lo speck tagliato a bastoncini e lascia andare per una decina di minuti, giusto il tempo di lessare i fusilli giganti in abbondante acqua salata. Prima di scolare la pasta, frulla le zucchine (avendo cura di rimuovere prima gli spicchi d'aglio) con tutta l'acqua di cottura nel mixer sino ad ottenere una crema liscia. Manteca i fusilli nella padella con i gamberi e lo speck, impiattali, e servi guarnendo generosamente con la crema di zucchine.